Cari amici internauti,
oggi ci occuperemo di qualcosa che farà felici un sacco di donne, ovvero:
pulire e lucidare l'argento!
Vi sarà spesso capitato di dover lucidare l'argenteria (vassoi, posate) da quell'antiestetica patina che il contatto con l'aria lascia su di essa, ingiallendoli. Oppure degli orecchini o dei piccoli gioielli, particolarmente ostici da pulire perché ricchi di scanalature o forellini.
Bene, oggi vi illustreremo un modo semplice e rapido per ottenere risultati eccellenti senza il minimo sforzo.
Innanzitutto vorrei ringraziare Simona che mi ha parlato di questo procedimento, dandomi lo spunto per approfondire l'argomento con una piccola ricerca nel web.
Esistono infatti diversi metodi per pulire l'argento, dai più casalinghi a quelli più "scientifici". Lasciando perdere i vari prodotti chimici acquistabili sul mercato (sapete che sono contro), vi cito i più conosciuti:
1) dentifricio
2) sale e alluminio
3) acqua e bicarbonato di sodio
1) Dentifricio
Non credo molto in questo metodo.
Bisogna strofinare l'oggetto avendo cura di passare la pasta dentifricia con calma per alcuni minuti e se necessario ripetere l’operazione fino al raggiungimento dello scopo desiderato.
Dopodicchè lavare l'oggetto in acqua tiepida, asciugare e lucidare con un morbido panno di cotone.
2) Sale e Alluminio
Questo metodo consiste nello sfruttare un processo elettrochimico che si crea tra l'alluminio e l'argento, che porta all'elliminazione della patina di ossido (solfuro d'argento) che si è formata sull'oggetto.
E' il mio preferito!
Basta prendere uno di quei recipienti in alluminio usa e getta per alimenti, riempirlo di acqua tiepida e aggiungere un pochino di sale fino, 1 o 2 cucchiaini se la vaschetta è di medie dimensioni (è consigliabile fare qualche prova per trovare le giuste quantità di sale da utilizzare). Far sciogliere il sale mescolandolo ed immergervi gli oggetti per qualche ora, a seconda del grado di ossidazione.
In alternativa si può anche usare un contenitore qualunque rivestendolo con un foglio di alluminio, di quello usato in cucina per avvolgere i cibi, e procedere allo stesso modo.
Una volta tolti dalla soluzione salina, gli oggetti vanno sciacquati, asciugati ed infine strofinati con un panno di cotone morbido.
Evitate di pulire con questo metodo oggetti con pietre incastonate, a meno che non siano pietre che resistano alla soluzione salina, altrimenti si potrebbero rovinare (ad esempio opacizzare).
Questo metodo potrebbe non risultare efficace con oggetti ossidati a causa del contatto col cloro (ad es.: immersi nell'acqua della piscina o in acque potabili particolarmente clorate), in quanto la reazione chimica che avviene tra Cloruro di Sodio (sale da cucina) e Solfuro d'Argento (la patina di sporco) non potrebbe avvenire col composto del Cloro.
3) Acqua e Bicarbonato di Sodio
Un rimedio simile a quello appena descritto.
Consiste nel portare ad ebollizione dell’acqua con del bicarbonato di sodio (un cucchiaio di bicarbonato per ogni litro d’acqua), spegnere ed immergere gli oggetti per qualche secondo a seconda del grado di ossidazione.
Infine, lucidare con un panno morbido.
Ripetere l’operazione se necessario.
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In questa foto potete vedere la differenza nell'applicare le due metodologie.
L'oggetto a sinistra è stato pulito col metodo 3 (acqua calda e bicarbonato)
Quello di destra, invece, col metodo 2 (acqua tiepida e sale, con l'alluminio)
Anche i tempi necessari a concludere il processo di pulizia sono differenti:
da pochi minuti nel primo caso, fino a quasi un'ora nel secondo intervento. |
Qualcuno a provato ad abbinare i due metodi, creando una soluzione di acqua calda, sale e bicarbonato in un contenitore di alluminio, ottenendo ottimi risultati.
Io personalmente ho provato il metodo "sale e alluminio" e il risultato è stato eccellente.
Mi raccomando che l'argento sia di ottima qualità e non un placcato o argento in lega con atri metalli...
Se l'argento e di buona qualità non avrete nulla da temere.
Buone pulizie!!!